24 ore a Lecce sulle tracce del Barocco
La Puglia è ormai nota in tutto il mondo come destinazione estiva per eccellenza, ma il suo territorio non offre solo splendide spiagge e mare cristallino, bensì tanti borghi da visitare e splendide città d’arte. Tra queste, Lecce è la meta perfetta per una vacanza breve. Tra gli splendidi vicoli del suo centro storico è possibile ammirare il cosiddetto barocco salentino.
Tra Sedicesimo e Diciassettesimo secolo il movimento artistico si è sviluppato nella città pugliese, favorito dalla qualità della pietra caratteristica della zona. La pietra leccese è un tufo particolarmente facile da scolpire e intagliare, da cui gli scalpellini ricavavano gruppi scultorei dettagliati e ricchi di ornamenti. E proprio questo gusto spiccato per la decorazione rappresenta una delle peculiarità del barocco leccese.
La città salentina si presta bene ad essere esplorata a piedi, con i suoi monumenti più importanti racchiusi tutti entro le mura del centro storico.
L’itinerario ideale parte da Piazza Duomo, dove è situato anche l’infopoint in cui acquistare il biglietto cumulativo per visitare gli edifici emblematici della città. Nella piazza è la Cattedrale, intitolata alla Vergine Assunta, realizzata tra il 1659 e il 1670 dall’architetto leccese Giuseppe Zimbalo. Da non perdere la cripta con lo splendido pavimento in maiolica smaltata e decorata con motivi geometrici e floreali. La chiesa è affiancata da un imponente campanile e, sull’altro lato della piazza, dal Palazzo del Seminario, oggi sede del Museo Diocesano d’Arte Sacra. Il Palazzo presenta una suggestiva facciata barocca e presenta al suo interno un chiostro con un pozzo riccamente decorato.
Lasciata Piazza Duomo si raggiunge la Basilica di Santa Croce, considerata l’esempio più importante di barocco leccese per la ricchezza decorativa della facciata. Il barocco è presente anche nella decorazione interna, particolarmente degno di nota l’altare di San Francesco da Paola, opera di Francesco Antonio Zimbalo.
A seguire si trova la Chiesa di Santa Chiara, con la sua splendida facciata barocca e l’imponente altare maggiore. Riedificata tra il 1687 e il 1691 sull’area di un edificio preesistente, è attribuita all’architetto e scultore Giuseppe Cino. Il soffitto della chiesa rappresenta un esempio unico di decorazione in cartapesta. L’ultima tappa, a breve distanza, è la Chiesa di San Matteo, che presenta elementi che richiamano il barocco romano.
Per terminare si torna in Piazza Duomo, dove si può visitare la cima del campanile, da cui si gode di uno splendido panorama della città.
Dopo aver dedicato la giornata alla visita dei monumenti della città, si può gustare qualche specialità della cucina salentina, come i ciceri e tria, la pasta fresca – in parte lessata e in parte fritta – condita con i ceci, oppure la crema di fave bianche servite con la cicoria selvatica.
Lecce è anche nota per la sua movida, quindi si può concludere la giornata in un localino tra i tanti che affollano Piazza del Duomo, Piazza Sant’Oronzo o Piazzetta Santa Chiara.